Dal nostro agente sul Pianeta Terra: stranezze dei terrestri d’Italia – di Rocambole Garufi

Dal nostro agente sul Pianeta Terra

di Rocambole S. P. Garufi

Non è un fatto nuovo. Da secoli, qui, sulla terra, l’anima di Masaniello trasmigra di corpo in corpo e, per questo fenomeno, la Storia si ripete, diceva un antico terrestre, certo Nicolò Machiavelli.

Per la verità, ho trovato molto più fastidiosi i politicanti e i burocrati pesci piranha che nuotano nei pressi dei palazzi governativi. Sembrano pescetti piccoli, quasi graziosi a vedersi, magari li metteresti in una boccia insieme ai pesci rossi. Ma – perdiana! – hanno denti affilatissimi e sono capaci di spolparsi un intero bue in pochi secondi.

Essendo il mio, però, un semplice resoconto dell’attuale clima politico in quell’angolo della Terra chiamato Italia, vorrei fare un accenno alle immense e onnivore a periferie, che presentano straordinarie bio-diversità.

Attorno a quei grandi pollai che sono diventate le città progettate da urbanisti con la erre moscia, si aggirano cinghiali e sciacalli, sopra vi volteggiano i gabbiani, mentre di notte grattano le recinzioni volpi becchine impiegate in uffici-chiave.

Il risultato è un cimitero di opere pubbliche incompiute, o abbandonate o che hanno fatto la fine dei Buddha afgani sotto il regime dei talebani…